Progetto Lancia Fulvia
Una leggenda nel mondo automobilistico grazie alla famosissima vittoria al Montecarlo del 1972, con l’equipaggio Munari-Mannucci.
Il sogno di molti ragazzi dell’epoca ed oggi il sogno di molti appassionati, soprattutto nella versione HF 1.6;
Caratterizzata dalla sua personale ed unica linea da coupè 2+2, sportiva, elegante e raffinata nello stesso tempo.
Ma ora parliamo della nostra Fulvietta, cosi chiamata all’epoca amorevolmente da molti, una 1.3 del 1973 3^ serie, serie meno apprezzata dai puristi e nostalgici perchè definita ” plasticosa”…
Perchè questo aggettivo? Il motivo è semplice: visto il grandissimo successo e gradimento da parte del pubblico, la casa presentò nel 1972 la nuova Beta coupè, destinata a sostituire la Fulvia, ma già dall’inizio il pubblico sembrava amare ancora la vecchia fulvietta, ma sentendo il peso degli anni ( fu presentata nel 1965) e per non aver la concorrenza in casa, unificò le versioni riducendo a versione riducendo a versione unica e con motorizzazione 1.3, sottoponendola ad un restyling leggero e purtroppo perse quel fascino di molte vetture dell’epoca, rifinite con legni pregiati e finiture in alluminio oppure acciaio lucido, sostituiti da materiali plastici, come la mascherina anteriore, il volante di plastica morbida derivato alla Beta berlina ed il legno che impreziosiva la plancia sostituito da una pannello simile ma in materiale plastico che ne simulava all’impatto visivo il legno delle serie precedenti.
Tornando alla nostra fulvietta, anche in questo caso sarà effettuato un restauro in stile “restomod”, quindi il suo glorioso motore da 1.3 cc lascierà il posto ad un motore elettrico con potenza oltre i 50 kW, con impianto frenante maggiorato ed assetto migliorato, internamente sarà mantenuto il suo stile tipico, ma con aggiunta di sistemi tecnologici attuali.
Così come la carrozzeria sarà risanata nei punti criticidove la ruggine non perdona.


